L’applicazione dei Conscious Contracts® nelle problematiche legate alla gestione dei Pets
I Conscious Contracts®, rappresentano quel metodo innovativo utile a raggiungere accordi soddisfacenti e durevoli che spostano l’attenzione dal solo aspetto legale a una visione più ampia, relazionale e valoriale. Nulla di più adeguato di tale approccio può trovare un'applicazione concreta ed estremamente efficace nella gestione degli animali domestici e di compagnia, specialmente in contesti dove sono coinvolte più persone nel prendersi cura di un animale, quali coppie, famiglie, coinquilini, oppure situazioni di affido condiviso come dopo una separazione, situazioni tutte oggi sprovviste di una normativa di riferimento specifica nell’evidente vuoto del sistema legislativo italiano e di fronte a pronunce giurisprudenziali spesso distanti come quelle emesse nei nostri tribunali.
Secondo l'articolo 820 c.c., i nostri animali sono identificabili come "res", ovvero cose, ma negli ultimi decenni, si è assistito a un progressivo riconoscimento della loro natura di esseri senzienti (vd. art. 13 del Trattato sul Funzionamento dell'Unione Europea TFUE, introdotto con il Trattato di Lisbona nel 2007), con interventi legislativi che mirano a tutelarli in modo più adeguato, come evidenziato dalla Legge n. 281/1991, che promuove la tutela degli animali d’affezione.
I Conscious Contracts® applicati alla gestione di un animale domestico promuovono relazioni basate su fiducia, cura e responsabilità condivisa. Questo approccio andrebbe a valorizzare coinvolgendo tutti gli attori in accordi etici, chiari e sostenibili nel tempo, quel benessere dell’animale che oggi la normativa vuole assicurare, secondo principi indicati anche nei diversi disegni di legge fino a oggi presentati (2023/2024) che al momento però non hanno portato a nulla di fatto.
La gestione del conflitto nella cura di un animale domestico richiede ascolto, empatia e chiarezza nei ruoli. Divergenze su alimentazione, spese, educazione o tempo dedicato all’animale possono generare tensioni, soprattutto in contesti familiari o di affido condiviso. Non casuale la terminologia usata per descrivere tali situazioni che spesso ha affiancato tali fattispecie a quelle che vedono coinvolti minori. La finalità di raggiungere accordi condivisi che definiscano responsabilità e aspettative, riempirebbe quel vuoto normativo a cui si faceva prima riferimento e che oggi ci troviamo ad affrontare individualmente. Strumenti come i Conscious Contracts® che facilitano il dialogo e prevengono incomprensioni, promuovendo un clima di collaborazione aiuterebbero a derimere questioni concrete che spesso ci si trova ad affrontare nella gestione di un pet coinvolto in problematiche familiari ma anche successorie o di impossibilità di cura da parte del proprietario / animale umano. In caso di conflitto, la condivisione e la analisi valoriale propria dei Conscious Contracts® può aiutare a ritrovare un equilibrio, mettendo al centro il benessere dell’animale, considerato parte integrante del sistema relazionale e affettivo delle persone coinvolte.
Un Conscious Contract® che nasce da un dialogo pieno tra le parti, traslato nella relazione con un animale domestico, significa condividere una visione comune del tipo di vita che si vuole offrire all’animale, precisando ruoli e responsabilità nella cura quotidiana, nella modalità di comunicazione e di gestione dei conflitti che possano emergere nel tempo in relazione alla cura dello stesso.
In un contratto consapevole potremmo prevedere accordi su alimentazione, spese veterinarie, educazione, gestione del tempo libero dell’animale, ma anche derimere cosa succederebbe in caso di trasferimenti, malattie o cambiamenti familiari o lasciti successori in cui può essere ricompreso anche l’animale che ai sensi della nostra normativa è paragonato ad una res ex art. 820 c.c. e quindi essere oggetto di lascito.
Tale strumento garantirebbe chiarezza tra le parti, ma in primis tutela il benessere dell’animale, considerato come un soggetto relazionale, parte integrante del nucleo affettivo, almeno secondo il nostro desiderata. In un’epoca in cui gli animali da compagnia sono sempre più riconosciuti come membri della famiglia, l’uso dei Conscious Contracts® rappresenterebbe un passo avanti verso una convivenza più etica, empatica e responsabile, capace di prevenire conflitti e valorizzare la relazione con l’animale nel tempo.
Barbara Pezzilli